INCONTRARSI CON GLI ALTRI A PARIGI. Muffin al limone senza zucchero, vegan e senza glutine
Sono tre mesi che vivo a Parigi. A parte imparare i tragitti e i cambi della metropolitana, mi rimane da capire ancora cosa mangiano realmente i francesi. Essenzialmente hanno un modo diverso dal nostro di fare la spesa. Nessuno qui fa la scorta settimanale: nei supermercati non si vedono scene in cui moglie e marito con un carrello ciascuno, si affannano ad accaparrarsi le offerte “prendi 3 paghi 2“. Non c’è il bisogno di riempire le dispense di provviste perché le cucine parigine sono molte piccole e non hanno 26 pensili e scaffali come quelle in Italia. Non c’è quella (buona) preoccupazione per cui “non sia mai che capiti qualcuno a cena, cosa gli do da mangiare?” … E non c’è neanche tanto l’abitudine di cucinare.
A Parigi la popolazione è abbastanza giovane e quasi tutti lavorano a tempo pieno. Terminato il proprio lavoro ci si ferma spesso e volentieri a fare l’aperitivo con i colleghi o con gli amici e quando si torna a casa è già ora di cena. Per cui si entra velocemente in un supermarket e si acquistano cose già pronte da scaldare al microonde. Infatti tutti i supermercati hanno la stessa impostazione: all’entrata un’ampissima offerta di piatti pronti e poi in fondo gli altri reparti con le cose da comprare e preparare singolarmente, dove non c’è mai nessuno tranne me e qualche altra anima pia devota alla cucina!
Incontrare gli altri …
Nonostante i prezzi dei ristoranti siano quasi il doppio di quelli in Italia, si cena spesso fuori casa, soprattutto nel week end. Non c’è Maria de Filippi che regga il sabato sera, qui si mangia fuori con gli amici! E’ qualcosa a cui difficilmente si rinuncia. E’ un’usanza, un bisogno più che un’abitudine. E’ un appuntamento con gli altri più che con un buon menù. Non voglio dire che i Parigini non apprezzano la buona cucina e non voglio neanche uccidere la “cuisine française” (ne quanto meno voglio dire che noi Italiani non amiamo stare insieme agli amici) … ma per chi vive a Parigi è poco importante scegliere il posto figo dove cucinano il piatto speciale. Piuttosto è importante cercare di incontrarsi con gli altri. E’ un autentico bisogno e un desiderio di stare insieme. Mi sorprende infatti vedere la gente seduta ai tavolini con in mano un bicchiere di vino piuttosto che il cellulare come invece sempre più spesso vedo in Italia. A Parigi quando ci si incontra con gli altri si conversa, si ascolta, ci si racconta …
E oggi ho cominciato io a raccontarvi un po’ della mia nuova vita a Parigi. Le mie impressioni, ciò che i miei occhi vedono di questa bella città! Lo farò ancora, lo farò sicuramente quando ne avrò bisogno, quando magari mi mancherà Roma e detesterò Parigi (o viceversa). Lo farò perché è bello raccontare, perché è bello per me anche sedermi al pc, come ad un tavolo di un ristorantino e incontrarvi! E cercherò di farlo sempre lasciandovi anche una ricetta facile, buona e veloce come quella di oggi.
Muffin al limone senza zucchero, vegan e senza glutine
Ingredienti per 6 muffin al limone senza zucchero
250 g di farina di riso
50 g di farina di mandorle
40 ml di olio di mais
2 limoni biologici e non trattati
100 g di sciroppo di riso
150 ml di acqua
4 g di cremor tartaro
1 cucchiaio di aceto di riso
Se avete caldo e non volete accendere il forno, si può scegliere di preparare i muffin al limone senza zucchero cuocendoli a vapore, basta semplicemente versare l’impasto nei pirottini di acciaio o silicone e inserirli nella vaporiera.
Ma a Parigi ancora fa freschetto, io quindi ho acceso il forno!
Preparazione dei Muffin al limone senza zucchero, vegan e senza glutine
- – Accendiamo il forno
- – Setacciamo le farine e la polveri lievitanti in una ciotola e aggiungiamo la buccia dei limoni grattuggiata
- – A parte versare l’olio, lo sciroppo di riso e l’acqua, sbattiamo velocemente con una frusta manuale e versiamo tutto nella ciotola con le farine
- – Aggiungiamo l’aceto di riso, giriamo e versiamo l’impasto nei pirottini
- – Inforniamo per 20 minuti a 180°
Sulla grandezza -o forse dovrei dire piccolezza-delle stanze francesi ancora ho bene in mente il bagno della mia stanza a Lione, poi sarà quello che vuoi, ma i piatti pronti vanno bene una tantum, se ti piace cucinare fallo quindi te e le altre anime pie del reparto non rinunciate…il ristorante figo si ma quando ti sei ambientato un pò di più a Parigi, il sabato sera invece del ristorante figo invita amici e colleghi….come già scritto su Instagram io è da quel di che aspetto la tua intervista, qua va a finire che vengo a Parigi e te la faccio direttamente live e così ne approfitto anche per farmi coccolare con i tuoi meravigliosi dolcetti…ma con i muffin si vince a mani basse SEMPRE
allora ti aspetto a Paris! 🙂
QUASI QUASI, ma te sei sempre in viaggio (la mia è tutta invidia) però l’invito fa gola…quindi preparati che prima o poi ti chiedo ospitalità sul divano
sei la benvenuta!
Ciao Manolo! che bello quanto hai scritto e descritto in questo post. Le tue riflessioni fanno bene anche a noi che le leggiamo. Questi bei muffin sono nel mio programma. Grazie
Grazie Rosa! Sono davvero contento di ricevere un tuo commento . Grazie mille a te! Spero di vedere preso una foto dei muffin … vedrai che ti piaceranno!